Download!Download Point responsive WP Theme for FREE!

“Mia madre mi ha portato all’obesità e ad un passo dalla morte, pesavo 290 kg”

«Mia madre era così ossessionata dall’anoressia da portarmi a un passo dalla morte per via dell’obesità». Questo il racconto di una donna di 48 anni, Debbie Reason, di Warrington, in Inghilterra, riportato da Metro.co.uk.

2066612_titoloo.jpg.pagespeed.ce.qcsHnTu1ng

La donna racconta di un’infanzia ed un’adolescenza molto difficili: sua mamma, obesa, era ossessionata dal cibo e dalla paura di perdere peso. Per questo motivo la donna spinse la figlia a consumare pasti ipercalorici per tutto il giorno, portandola presto sulla strada dell’obesità. Né Debbie, né suo padre Michael, erano in grado di opporsi, nonostante anche le più semplici attività quotidiane stessero diventando imprese impossibili a causa del fisico. Una volta diventata adulta, Debbie arrivò a pesare oltre 290 kg. Ed è dopo i trent’anni che la donna decise di reagire e prendere una decisione. L’aveva promesso, d’altronde, a suo padre, che prima di morire per un male incurabile le aveva chiesto di sottoporsi a interventi chirurgici e liposuzione, ma facendolo a insaputa della madre. Gli eventi, poi, precipitarono: la madre di Debbie, ormai provata dall’obesità, fu ricoverata d’urgenza a causa di varie complicazioni. A questo punto, Debbie decise di farsi operare per evitare di fare la fine della mamma, che morì in ospedale e nelle ultime ore le confessò: «Quando avevi trent’anni, i medici si offrirono di operarti, ma io rifiutai. Avevo paura di perderti, mi dispiace». Oggi Debbie, tra diete e operazioni, ha perso oltre 200 kg. Ora sta cercando di raccogliere le 60 mila sterline necessarie per un nuovo intervento che elimini la pelle in eccesso, l’ultimo brutto ricordo di un’obesità imposta e di una morte sfiorata: «Non rimprovero mia madre, ma la sua morte per me è stata la mia salvezza».

“Mia madre mi ha portato all’obesità e ad un passo dalla morte, pesavo 290 kg”ultima modifica: 2016-11-08T01:44:48+01:00da acristina30
Reposta per primo quest’articolo