Da qualche anno, infatti, i chirurghi estetici offrono la possibilità di intervenire per riportare a una condizione originaria le sopracciglia divenute rade e sottili a causa dei troppi anni passati con la pinzetta in mano, o perché pressoché assenti fin dalla nascita o colpite da un’ustione. In questi casi, si può ricorrere al trapianto, con una tecnica che si ispira a quella utilizzata per il trapianto di capelli.
Paolo Palombo, segretario nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (S.I.C.P.R.E), conferma: “in Italia l’innesto di bulbi piliferi nel sopracciglio si fa da almeno un paio di anni e
di anni e richiama l’intervento per la riduzione della calvizie. L’operazione è praticamente indolore visto che si fa in anestesia locale, dura circa tre ore e dà discreti risultati a lungo termine, sempre che i peli attecchiscano sull’arcata sopraccigliare”.
In sostanza, i chirurghi prelevano un pezzettino di cute dalla nuca posizionandolo sul sopracciglio e procedono poi a un paziente lavoro di incisione e di inserimento dei follicoli, regolando l’inclinazione in modo corretto per rispettare la forma delle sopracciglia. Dal momento che vengono utilizzati capelli trapiantati, è chiaro che bisognerà regolarli periodicamente per mantenerli a una lunghezza adeguata.
La tecnica, ideata in Inghilterra, è stata trasferita anche in Italia a prezzi oltretutto inferiori. Si parla di una cifra che oscilla fra i 2500 e i 3000 euro, una tariffa proporzionata alla quantità di follicoli coinvolta – circa una cinquantina –, decisamente inferiore rispetto ai più costosi trapianti di capelli.
Chirurgia estetica, ecco il trapianto di sopracciglia
Chirurgia estetica, ecco il trapianto di sopraccigliaultima modifica: 2012-04-19T00:30:00+02:00da
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